Confagricoltura LAquila e 44 aziende agricole della provincia il 26 gennaio 2012 hanno presentato ricorso al TAR del Lazio per lannullamento, previa sospensione, della circolare AGEA n.679/2011 con la quale non viene più considerato titolo idoneo a dimostrare il possesso dei terreni la dichiarazione sostitutiva di notorietà attestante il rapporto di affitto verbale con la conseguenza di dover produrre il contratto per atto pubblico o per scrittura privata registrata.
Per una singolare coincidenza, la presentazione del ricorso è avvenuta il giorno in cui il Governo ha varato il decreto semplifica-Italia in netta controtendenza con quanto previsto dalla circolare impugnata che, con lintenzione di colpire la richiesta abusiva di aiuti comunitari da parte di truffatori, cancella lautocertificazione e introduce adempimenti costosi, che in molti casi non possono essere rispettati.
Il 29 febbraio lArea Coordinamento dellAGEA ha pubblicato la Circolare
ACIU 2012.90 che annullando la precedente di fatto rendeva vano il ricorso di Confagricoltura LAquila. Alludienza del 14 marzo il Giudice ha stigmatizzato il comportamento dellAGEA (un Ente non può emettere circolari al solo scopo di vanificare surrettiziamente il ricorso al TAR), che costringe Confagricoltura LAquila a ripresentare ricorso sulla nuova circolare.
Lazione di Confagricoltura LAquila su questo problema va avanti dal 1999 (con listituzione del fascicolo del produttore), non per capriccio, ma per salvaguardare gli interessi delle aziende agricole che operano nelle zone montane e svantaggiate su terreni agricoli caratterizzati dalla cosiddetta polverizzazione fondiaria (unazienda media di 30 ettari può detenere in affitto anche migliaia di particelle catastali appartenenti a parecchie decine di proprietari) la conduzione dei quali avviene solo attraverso patti verbali nellimpossibilità di stipulare contratti scritti perchè molti
intestatari al catasto risultano defunti, irreperibili o emigrati
all’estero.
La nostra non è una battaglia di principio ma la difesa strenua di molte centinaia di imprese oneste che non possono essere punite per colpe che non hanno, una battaglia di sostanza perché il fascicolo del produttore con le ultime disposizioni governative contenute proprio nel decreto semplificazione farà fede per tutte le pubbliche amministrazioni, con la conseguenza che alle aziende sarà precluso non solo laccesso agli aiuti comunitari ma anche la richiesta dei carburanti agricoli agevolati, le domande del PSR, la stipula delle assicurazioni contro le calamità naturali, la richiesta dellattestato IAP, per non parlare dei controlli di congruità fiscale sui fatturati e sui redditi che prendono a riferimento i dati contenuti nel fascicolo elettronico.
La richiesta di documenti non indispensabili alla verifica del reale
possesso dei terreni è in netto contrasto rispetto al processo di
semplificazione che la pubblica amministrazione è impegnata a porre in
essere, inoltre, nessuna norma comunitaria prevede questo accanimento tutto italiano. Per colpire i truffatori che richiedono i contributi pubblici senza averne diritto non possono pagare gli agricoltori onesti, che da questa circolare viceversa sono invitati a porre in essere comportamenti illeciti.
Esiste la Magistratura e gli organi di polizia per colpire chi viola la legge e tenta di appropriarsi di contributi cui non hanno diritto e vale anche la pena che AGEA utilizzi meglio, attraverso un effettivo
coordinamento, i suoi costosissimi apparati di controllo in primo luogo AGECONTROL.
Siamo stufi di pagare le inefficienze dellAgenzia e delle sue società di servizio che ogni anno ci costringono a passare più tempo davanti ai computer che a lavorare sui campi.
Per la cronaca il secondo ricorso è stato sottoscritto da ben 97 aziende agricole.
Avezzano 30/04/2012
Fabrizio Lobene
Presidente Confagricoltura LAquila